Con la recente scomparsa di Papa Francesco, si apre una nuova fase cruciale nella storia della Chiesa.
Ma forse — per chi conosce le antiche profezie — questo momento era già stato previsto da secoli.
Già nel XII secolo, San Malachia profetizzò una lunga serie di papi tramite 112 misteriosi motti latini.
Secondo l’interpretazione di molti esperti alternativi, Francesco era l’ultimo Papa “ufficiale” prima dell’arrivo di Petrus Romanus, Pietro il Romano, colui che guiderà la Chiesa attraverso grandi tribolazioni… fino alla fine.
Ora, dopo la sua morte, l’elezione del nuovo Pontefice potrebbe segnare l’inizio di eventi drammatici.
Alcuni nomi emergono già dalle ombre dei sacri palazzi:
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Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, romano d’adozione, e il cui nome — Pietro — sembra una chiara allusione al “Petrus Romanus” della profezia.
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Un outsider, forse scelto per guidare la transizione verso una religione globale, in linea con i piani di un nuovo ordine mondiale spirituale.
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Un Papa proveniente dall’Oriente o dal Sud del mondo, a simboleggiare la diaspora apostolica prima della fine.
Teorie complottistiche parlano di un conclave già pilotato da forze esterne, pronte a mettere sul trono di Pietro un Papa non tanto ispirato da Dio, quanto funzionale ad un progetto geopolitico globale.
Un Papa dell’umanesimo globale, pronto ad accogliere tutte le fedi… ma a svuotare la Chiesa della sua missione originale.
Molti mistici, da Padre Pio alle visioni segrete di Fatima, avevano parlato di tempi oscuri per la Chiesa: “Un tempo in cui il pastore cadrà e il gregge sarà disperso”.
Ora quel tempo sembra essere arrivato.
La morte di Papa Francesco potrebbe quindi non essere solo la fine di un pontificato…
Potrebbe essere l’inizio della fine.
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