Egitto: scoperto un raro manoscritto del Libro dei Morti di 2.000 anni e di 16 metri di lunghezza

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Il Ministero del Turismo e delle Antichità dell’Egitto ha annunciato il ritrovamento di un raro manoscritto del Libro dei Morti, che risale a circa 2.000 anni fa e misura 16 metri di lunghezza. In un comunicato stampa, il Ministero ha anche pubblicato alcune foto del manoscritto, che mostrano i disegni colorati e i testi in antico egizio.

Il Libro dei Morti era un’opera letteraria molto importante nella cultura egizia, ed era destinato a guidare l’anima del defunto nel regno degli dei dopo la morte.

Era costituito da una serie di formule magiche e preghiere, accompagnate da illustrazioni dettagliate.

Il manoscritto appena scoperto, che si ritiene risalga al periodo tolemaico (305-30 a.C.), è il più grande mai scoperto fino ad oggi e presenta una serie di caratteristiche uniche, tra cui un gran numero di testi che non erano mai stati visti prima.

Secondo il Ministero, il manoscritto è stato scoperto durante i lavori di restauro del tempio di Taposiris Magna, a circa 45 chilometri a ovest di Alessandria.

Il manoscritto è stato trovato in un pozzo di circa 2,5 metri di profondità, insieme a numerosi altri manufatti funerari.

Il ritrovamento del manoscritto del Libro dei Morti rappresenta una scoperta di grande importanza per gli studiosi della cultura egizia, poiché consente di approfondire la comprensione di questa opera letteraria e della cultura che l’ha prodotta.

Le foto pubblicate dal Ministero mostrano alcuni dettagli del manoscritto, tra cui un’immagine del dio egizio Anubi, che accompagnava l’anima del defunto nel regno degli dei, e una serie di formule magiche e preghiere scritte in antico egizio.

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