La piramide sottomarina nel Triangolo delle Bermuda

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Il mistero dell’origine dei materiali utilizzati per la piramide sottomarina nel Triangolo delle Bermuda

Gli scienziati non riescono a giungere a conclusioni definitive su quale materiale sia stato utilizzato per la costruzione della piramide, che è nascosta proprio al centro del Triangolo delle Bermuda. Questo oggetto è stato scoperto e descritto per la prima volta da Charles Berlitz negli anni ’70.

La piramide, le cui pareti lisce assomigliano al ghiaccio o al vetro, si trova a una profondità di circa 400 metri. L’altezza dell’edificio era di 150 metri. Un gruppo di ricerca guidato da Charles Berlitz vi si imbatté negli anni ’70 del XX secolo. Questo ricercatore è noto per il suo lavoro sui misteri del Triangolo delle Bermuda.

La struttura esternamente assomiglia a quelle che gli abitanti dell’antico Egitto eressero per i loro Faraoni, ma con delle particolarità che la rendono unica nel suo genere. Dal giorno della scoperta, la piramide è stata studiata a fondo, ma anche dopo 50 anni di studi gli scienziati non possono dare una risposta precisa che ci indichi il materiale utilizzato per la sua costruzione. Gli analoghi di questo materiale da costruzione non sono stati ancora identificati in natura, così come tra quelli che sono stati creati artificialmente con la partecipazione dell’uomo.

Allo stesso tempo, per centinaia di anni, la materia non si è assottigliata sotto l’influenza dell’oceano, il che indica le sue sorprendenti proprietà. Inoltre, la piramide non è ricoperta di alghe. Gli esperti, specialmente coloro che sostengono l’esistenza di Atlantide, ritengono che questa struttura sia diventata la prova dell’esistenza di rappresentanti di una civiltà altamente sviluppata in passato.

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