Organizzazione cattolica crea un sacerdote AI per rispondere alle domande dei parrocchiani
Attualmente, i cattolici non sono più sorpresi quando un sacerdote controverso finisce sui giornali o viene criticato per presunte mancanze, o addirittura accuse. Tuttavia, la vicenda del “Padre Justin” è piuttosto unica.
Il “Padre Justin” non è in realtà un sacerdote umano, né esiste realmente. E questo è motivo di preoccupazione per molte persone. Catholics Answers, un’organizzazione no profit che si occupa di apologetica e ha sede a San Diego, ha recentemente annunciato il lancio di un nuovo esperimento di intelligenza artificiale.
Questo esperimento prevede l’utilizzo di un avatar-sacerdote progettato per rispondere alle domande sulla fede cattolica, basandosi su una vasta biblioteca di articoli, conferenze e trattati di apologetica.
The incest part is bad but “I’ll be praying for you” is really shocking! I heard it was just fetching answers from archives, but it’s actually pretending to be a living priest! I’m genuinely horrified.
— (((Simcha Fisher))) (@SimchaFisher) April 24, 2024
Quando consultato dai fedeli, il “Padre Justin” simulava sacramenti virtuali, ascoltava confessioni tramite microfono, forniva orientamento spirituale e recitava parole di assoluzione. Tuttavia, questo esperimento non è stato accolto positivamente da tutti i cattolici. Alcuni lo hanno considerato inappropriato, ingannevole o addirittura inquietante.
Ad esempio, l‘IA ha affermato che è un sacerdote tanto vero quanto la fede di chi lo consulta, ha condannato la masturbazione come un grave peccato morale e ha persino suggerito che non ci sarebbe stato nulla di male nel battezzare qualcuno con Gatorade. Nonostante le critiche, il direttore operativo di Catholics Answers, Jon Sorensen, ha dichiarato di non essere pronto ad abbandonare l’idea di includere questa nuova tecnologia e che si impegnerà a rivedere l’esperimento di intelligenza artificiale nelle prossime settimane.
È probabile che si decida di eliminare completamente il personaggio del sacerdote e crearne uno nuovo e migliorato. “La ragione principale per intraprendere questo progetto è che l’intelligenza artificiale non sparirà. È evidente che sta diventando sempre più presente su Internet.
Quindi, è stata un’opportunità preziosa per me e il mio team per imparare di più su come funziona e quali sono le implicazioni”, ha commentato Sorensen durante un’intervista sull’argomento. “Se non ci impegniamo a lavorare su questo aspetto e a comprendere l’IA, rischiamo di rimanere indietro nel mondo cattolico”.
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